Storie nanometriche





Alfredo il grande.

C'era una banda rivale che abitava nell'isolato sopra il nostro. Ci faceva a pezzi nelle battaglie a stucco e cannette e in quelle con gli archi. Qualche volta anche con le pistole Oklahoma. E poi aveva un capo che si chiamava Alfredo ma che tutti dicevano Alfredo il grande, come un re inglese di mille anni prima. Impossibile resistere. 





Un cancello basso.
Con quelli di Alfredo il grande, la banda di ragazzini più potente del rione, sorpassammo un cancello basso ed entrammo in un giardino recintato da un muro. Giocavamo sull'altalena e ci arrampicavamo sugli alberi, pensando che la casa fosse disabitata, e che l'altalena e gli alberi fossero un po' di tutti: era per questo che era così basso il cancello - ci dicemmo. Giunse invece l'abitante che ci mando via. Il giorno seguente, abbiamo aspettato che l'abitante se ne andasse e, ignorando il cancello basso, abbiamo scavalcato il muro.




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